Come riporta l'Indagine sulle polizze a copertura dei rischi catastrofali condotta da IVASS, «i temi del cambiamento climatico e delle catastrofi naturali hanno assunto negli ultimi anni una rilevanza sempre maggiore in conseguenza dell’aumentata frequenza di eventi meteorologici estremi e dell’entità dei danni provocati.»
ULTIMA ORA
Sono state oltre 150 le richieste di intervento dei Vigili del fuoco nella mattinata di lunedì 9 settembre, a seguito della pioggia torrenziale che si è abbattuta sulla Provincia di Bergamo durante la notte.
A Bergamo Città è esondato il torrente Morla, allagando diverse strade, tra cui via Baioni, dove la carreggiata è diventata un fiume e alcune vetture posteggiate sono state trascinate via dalla corrente. Allagate anche via Borgo Palazzo e via Ghirardelli, oltre al quartiere di Monterosso dove alcuni negozi sono rimasti senza corrente.
Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia aveva emesso nei giorni scorsi un avviso di criticità gialla per rischio idrogeologico.
«Hanno lavorato tutti a pieno ritmo per smaltire l’ondata di piena causata dalle forti precipitazioni che si sono abbattute in pochi minuti sul territorio bergamasco. Abbiamo subìto forti precipitazioni nell’ordine di 60/70 mm in mezz’ora», spiega il Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca.
I DATI
L'acqua può danneggiare inaspettatamente le nostre abitazioni in molti modi: entrare dal tetto in caso di piogge intense, entrare copiosa dalle finestre rotte dalla grandine, risalire dai tombini occlusi, allagare interi ambienti in caso di esondazioni di fiumi.
- Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana sono le regioni in cui le percentuali di territorio potenzialmente allagabile risultano più elevate (Ispra)
- 546 sono i Comuni italiani che negli ultimi 10 anni hanno subìto impatti rilevanti per piogge torrenziali (Ansa)
- La popolazione a rischio alluvioni in Italia, nello scenario di pericolosità idraulica media, supera i 6 milioni di abitanti (Ispra)
- Nell'estate del 2020 c'è stata una media di 7 eventi idrici estremi ogni giorni, tra nubifragi, grandinate e alluvioni (Ansa)
Stiamo parlando dei casi estremi, quelli legati all'esondazione di fiumi e torrenti o dovuti alle cosiddette bombe d’acqua; sono eventi che si verificano sempre più spesso anche alle nostre latitudini: 66 allagamenti e 20 esondazioni fluviali nel solo 2018 in Italia.
E' POSSIBILE LIMITARE I DANNI?
Un aiuto può venire da una corretta e puntuale manutenzione e pulizia dei canali di scolo di abitazioni e condomini. Grondaie, pozzetti, canali e condotta fognaria, spurgati da fogliame e detriti, aiutano a mettersi al riparo da una serie di inconvenienti.
Per limitare i danni vi sono anche rimedi fisici come, ad esempio, le paratie antiallagamento. Spesse qualche centimetro, disponibili anche a larghezza variabile, possono essere innalzate all’ingresso di una rampa, davanti a porte, portoni e bocche di lupo, impedendo l’afflusso dell’acqua.
Buona regola, per contenere gli effetti di un deflusso incontrollato di acqua nei box, seminterrati, sotterranei e cantine, è anche tenere gli oggetti organizzati su scaffali o supporti come pallet, liberando il pavimento.
Fonti: Ansa.it, L'Eco di Bergamo
Indagine sulle polizze a copertura dei rischi catastrofali condotta da IVASS, giugno 2024